Socio infedele: cosa fare in caso di condotta scorretta

Non è raro che, persino dopo anni di lavoro insieme, i dissapori o le ambizioni individuali sul posto di lavoro, anche tra soci, diventino vere e proprie condotte scorrette poste in essere con il preciso intento di danneggiare l’azienda; dopo il dipendente infedele andiamo a capire chi è il socio infedele e cosa fare per scoprirlo e per fermarlo.

Quando si costituisce una società, in qualunque forma, si fonda un vincolo societario, un contratto cioè con precisi diritti e obbligazioni. In particolare la società è definita come un’Organizzazione di persone e beni preordinata al raggiungimento di uno scopo produttivo mediante l’esercizio in comune di un’attività economica. Chiaro è dunque che i soci devono comportarsi in modo da collaborare insieme per fare il bene dell’azienda. Tra i vari obblighi specifici dei soci in base alla tipologia di società costituita, spiccano tra tutti come denominatori comuni:
1) l’obbligo di fedeltà alla società
2) la buona fede che il socio deve tenere in ogni comportamento.

Chi è considerato socio infedele?

Socio infedele è colui che opera in modo lesivo nei confronti della società, ponendo in essere dei comportamenti che pregiudicano l’interesse della società e intralciando il raggiungimento degli obiettivi sociali.

Socio infedele: colui che fa concorrenza alla propria società

A stabilirlo è l’art. 2301 del Codice Civile ponendo il divieto di concorrenza:

“un Socio non può, senza il consenso degli altri, esercitare per conto proprio o altrui un’attività concorrente con quella della Società, né partecipare come socio illimitatamente responsabile ad altra società concorrente”.

Lo scopo della norma è quello di tutelare la società dai danni che un’attività in concorrenza, di un soggetto fondamentale per l’impresa, potrebbe causare alla stessa.

I motivi sono principalmente due:
1) Il socio che eserciti un’attività in concorrenza con l’attività principale, potrebbe diffondere, nonché utilizzare, informazioni riservate a vantaggio dell’impresa concorrente
2) Investire del tempo nell’attività in concorrenza, potrebbe distogliere il socio dall’attività sociale primaria, danneggiandola.

È per questi motivi che il socio non può, tenendo all’oscuro gli altri soci, esercitare per conto proprio un’attività concorrente con quella della società, né partecipare come socio illimitatamente responsabile in altra attività concorrente.

Tuttavia i casi in cui il socio può essere considerato infedele non finiscono qui.

L’infedeltà patrimoniale

Esiste anche il caso di infedeltà patrimoniale secondo l’art 2634 c.c.

“Gli amministratori, i direttori generali e i liquidatori, che, avendo un interesse in conflitto con quello della società, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o altro vantaggio, compiono o concorrono a deliberare atti di disposizione dei beni sociali, cagionando intenzionalmente alla società un danno patrimoniale, sono puniti con la reclusione da sei mesi a tre anni. La stessa pena si applica se il fatto è commesso in relazione a beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi, cagionando a questi ultimi un danno patrimoniale.”

Un esempio pratico lo troviamo nel caso oggetto della sentenza 22495/2015 per cui:

“L’amministratrice di una società acquistava, per conto della società, un immobile intestato a suo marito, ad un prezzo nettamente superiore a quello di mercato. In questo modo, invece di distribuire gli utili della società, l’amministratrice procurava al marito un ingiusto profitto in danno della società e dei soci.”

Analogamente, integra un caso di infedeltà patrimoniale la condotta dell’amministratore unico di una società, il quale venda un bene di proprietà della società stessa ad un soggetto (suo padre) in relazione al quale sussiste conflitto di interessi, vendendolo ad un valore decisamente minore rispetto al reale valore di mercato.

Altri casi qui.

Esclusione dalla società

Il socio infedele può essere escluso dalla società, a norma dell’art 2286 per gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge o dal contratto sociale.

A prescindere che sia o meno escluso, il socio infedele potrà essere poi condannato al risarcimento del danno cagionato alla società.

Come scoprire un socio infedele? Con l’investigatore aziendale

Se si sospetta che un socio stia tramando qualcosa e non stia rispettando l’obbligo di fedeltà cui è tenuto, è possibile conferire mandato ad un’agenzia investigativa privata per svolgere indagini sul suo conto.

Gli investigatori incaricati di svolgere indagini aziendali cercheranno di individuare e provare in modo inconfutabile tutti i comportamenti che realizzano la condotta infedele.

Gli investigatori aziendali di EA intelligence sono professionisti altamente qualificati con esperienza pluriennale in grado di raccogliere prove tangibili che dimostrino inequivocabilmente l’infedeltà del socio.

Socio infedele: Come si svolgono le indagini aziendali?

Gli investigatori aziendali saranno in grado di targetizzare il soggetto, inquadrandolo nella compagine societaria ed in riferimento agli interessi e alle azioni fuori di essa.

In particolare, gli investigatori aziendali riusciranno a ricostruire le mansioni e le attività del socio, in modo da tracciare i comportamenti del presunto infedele, sia fuori, che dentro l’azienda.

Le indagini sul socio infedele possono consistere in investigazioni fisiche (pedinamenti, appostamenti) ma anche in operazioni di business intelligence quali controlli sui dispositivi elettronici aziendali (telefoni o computer) o sulle reti informatiche aziendali, per analizzare ad esempio il trasferimento, la copia, la cancellazione, la lettura di dati ed informazioni confidenziali che il socio infedele possa avere interesse ad eseguire a danno dell’azienda.

Altri strumenti utilizzati dagli investigatori aziendali per provare l’infedeltà del socio e consentire alla società di chiederne l’esclusione ed il risarcimento, sono le bonifiche ambientali.

L’obiettivo delle bonifiche ambientali è quello di localizzare e rimuovere eventuali telecamere, microspie, registratori, collocati in azienda per spiare conversazioni e dinamiche riservate.

Qualsiasi sia il mezzo utilizzato lo scopo è quello di trovare traccia di attività sospette che possano denotare comportamenti ritenuti lesivi verso la società e quindi contrari all’obbligo di fedeltà cui è tenuto il socio.

Terminate le indagini, gli investigatori aziendali redigono un report dettagliato per spiegare, documentare e provare la condotta scorretta del socio, giustamente sospettato di essere infedele.

Se sospetti che un socio della tua impresa si stia comportando in modo scorretto e ti stia danneggiando, non dovresti aspettare un secondo in più: tutelati oggi contro il socio infedele e tutelati secondo legge tramite i nostri investigatori aziendali.